
La sostenibilità di una micro impresa domestica.
Eccoci al quarto appuntamento con Stefania Mighela e al racconto della sua recente esperienza di apertura di una micro-impresa domestica, nel territorio dell’ASL TO3, di Collegno – Pinerolo.
Stefania, questa volta, punta l’attenzione sugli aspetti fiscali e contributivi che sono implicati nell’apertura di una micro attività imprenditoriale.
Prima di qualsiasi considerazione. mi sembra importante dare spazio al suo racconto, perché sicuramente il suo caso è utile per capire la dimensione delle sfide che si presentano a chi vuole intraprendere un suo progetto.
“Vendere torte fatte in casa – Parte IV
Alla prossima!”
Il caso di Stefania è estremamente istruttivo e mi sembra importante avanzare alcune riflessioni a margine, interessanti per capire in che direzione muoversi per rendere possibile, in generale, in Italia la nascita di micro-imprese domestiche.
– La sostenibilità di una micro impresa domestica
L’esperienza appena descritta, mi sembra che richiami l’attenzione innanzitutto sulla sostenibilità effettiva di una simile iniziativa imprenditoriale. Già ragionavo su questo tema nel terzo post dedicato a cosa fare per produrre e vendere dolci fatti in casa.
Occorre, dunque, tenere in considerazione che i contributi previdenziali rischiano di erodere buona parte delle risorse dedicate alla micro-impresa, in quanto sono contributi “fissi” non agganciati al reddito, ossia indipendenti da quello che si guadagna.
Quello che mi sembra fondamentale a questo punto è indagare in profondità la questione della sostenibilità della micro impresa domestica.
– Le diverse condizioni di partenza
Occorre tenere conto che chi accarezza l’idea di avviare una propria micro-impresa domestica, parte da differenti condizioni sociali, economiche, finanziarie.
Chi ha capitali da investire e chi no. Chi la pensa come un’attività secondaria e chi come un’attività principale. Chi la vede come un’occasione per aprire un nuovo business e chi, invece, semplicemente, vuole ricavarci un reddito sufficiente per vivere. Chi ha strumenti e conoscenze per orientarsi sufficientemente tra servizi e istituzioni e chi no…
Ragionando ad alta voce, questo significa che ogni situazione merita un’attenzione e un’analisi particolare, per ricercare e individuare soluzioni specifiche per il proprio progetto di micro-impresa domestica.