La Torta di amaretti, un’altra sfida.
La Torta de “amaretti”, otro reto…
Ecco qua un’altra bella sfida per me.
Altro biglietto di mia madre con i soli ingredienti di una torta intitolata “Torta di amaretti”.
Non c’è indicazione di procedimento per prepararla, ma gli ingredienti mi fanno subito pensare a qualcosa di buono. Faccio un po’ di ricerche su internet per vedere se ci sono ricette simili…Sí, qualcosa trovo, ma non con gli stessi ingredienti…Allora provo a mettere insieme un procedimento che, alla fine, dà un ottimo risultato.
Ed ecco qua! Un’altra ricetta della mia tradizione famigliare recuperata per la gioia del palato mio, dei miei familiari e amici e, naturalmente, anche del vostro, voi che siete i graditi ospiti del mio Tavolino virtuale!
Un viaggio interessante alla ricerca dei gusti e dei sapori della nostra memoria e delle atmosfere che pervadevano le nostre case e lo stare insieme alle persone che amiamo. Sì, perché anche se alcune non sono più con noi, il sentimento e il legame profondo resta e le ritroviamo proprio attraverso i piccoli gesti, i profumi e i sapori di ciò che cuciniamo e mangiamo…
Avevo letto qualche anno fa il libro “Cucinoterapia” di Roberta Schira e lei riportava questo passaggio scoperto nel libro di Léo Moulin, “L’Europa a tavola”: ci piace ciò che cucinavano le nostre madri perché in realtà <<noi non mangiamo cibo, ma i nostri ricordi>>.
Mi sento ispirata questa volta, sarà perché si avvicina il Natale e – si sa – torna la voglia del calore e degli affetti che ci sostengono nel nostro percorso esistenziale.
Allora vi presento gli Ingredienti della Torta di amaretti:
farina tipo “00” 200 gr.
fecola di patate 200 gr.
burro 150 gr.
zucchero 150 gr.
4 rossi d’uovo e 3 bianchi
buccia di un limone
amaretti 100 gr.
1 bustina di lievito per dolci
latte quanto basta. Zucchero a velo per guarnire.
Esecuzione:
In una terrina sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a che non saranno ben montati.
Aggiungere il burro, precedentemente fuso, un poco per volta, amalgamando con cura.
Dopo il burro aggiungere la buccia del limone amalgamando il tutto.
Unire al composto, sempre un poco alla volta, la farina, la fecola di patate e il lievito per dolci, setacciati.
In questo passaggio, mano mano che aggiungete le farine, se il composto diventa troppo duro da lavorare aggiungere del latte per mantenere l’impasto morbido.
Successivamente mettere gli amaretti precedentemente sbriciolati.
Per finire, montare a neve ben ferma i tre albumi avendo l’accortezza di mettere un pizzico di sale per raggiungere un’ottima consistenza. Aggiungere gli albumi al composto un poco alla volta, mescolando piano fino a completo assorbimento.
Versare l’impasto ottenuto in uno stampo di 24 cm. di diametro e mettere al forno pre-riscaldato a 180°C per circa 40 minuti.
Controllare se la torta ha finito di cuocere, prima di toglierla dal forno, immergendovi una forchetta. Se esce completamente asciutta, la torta è pronta. Lasciate raffreddare e cospargete la superficie con zucchero a velo.
Ed ecco qua! …Ottima da gustare con una tisana dolcificata con il miele… In un pomeriggio invernale è il massimo!
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¡Aquí hay otro buen reto para mí!
Otro folletito de mi madre con sólo los ingredientes de un pastel llamado “Torta de amaretti”.
No hay ninguna indicación del procedimiento para prepararlo, pero los ingredientes me hacen pensar inmediatamente en algo bueno. Hago un poco de investigación en el Internet para ver si hay recetas similares … Sí, me parece algo, pero no con los mismos ingredientes … Entonces trato de definir un proceso que, al final, da un excelente resultado.
Y aquí está! Otra receta de mi tradición familiar se recuperó para el deleite de mi paladar, y el de mi familia y amigos y, por supuesto, también de ustedes, ya que son los amables invitados de mi Mesita virtual!
Un viaje interesante en busca de los gustos y sabores de nuestra memoria y la atmósfera que impregnaba nuestros hogares, estando juntos con las personas que amamos. Sí, porque aunque algunas ya no están con nosotros, el sentimiento y el profundo vínculo permanece, y las encontramos a través de pequeños gestos, olores y sabores de lo que cocinamos y comemos…
Yo había leído hace unos años el libro “Cucinoterapia” de Roberta Schira donde se encuentra este paso del libro de Léo Moulin, “L’Europe à table: dis moi ce que tu manges“: nos gusta lo que cocinaban nuestras madres porque en realidad <<nosotros no comemos alimentos si no nuestros recuerdos>>.
Me siento inspirada esta vez, será porque se acerca la Navidad y – ustedes saben – vuelve el deseo de calidez y cariño que nos sostiene en nuestro camino existencial.
Así que les presento a los Ingredientes:
harina sin preparar 200 gr.; almidón de patata 200 gr.; mantequilla 150 gr.; azúcar 150 gr.; 4 yemas de huevo y 3 claras; la ralladura de un limón; amaretti 100 gr.; 1 sobrecito de polvo para hornear; leche como sea necesario; azúcar glas para decorar.
Ejecución:
En un bol batir las yemas con el azúcar hasta que estén bien subidas.
Añadir la mantequilla, previamente derretida, un poco a la vez, mezclando bien.
Después de la mantequilla agregar la ralladura del limón, mezclando todo.
Añadir a la mezcla, siempre un poco a la vez, la harina, el almidón de patata y el polvo de hornear, todo tamizado.
Cuando se agrega la harina, si la mezcla se vuelve demasiado difícil de trabajar, añadir la leche para mantener la masa soave.
Luego, poner los amaretti, desmigajados previamente.
Por último, subir las tres claras de huevo poniendo una pizca de sal para lograr la consistencia óptima. Añadir las claras de huevo a la mezcla un poco a la vez, revolviendo hasta que se absorba completamente.
Verter la mezcla en un molde de 24 cm. de diámetro y poner en el horno precalentado a 180°C durante unos 40 minutos.
Antes de sacarlo del horno, comprobar si el pastel haya terminado la cocción, sumergiendo un tenedor. Si sale completamente seco, el pastel está listo. Dejar enfriar y espolvorear la superficie con azúcar glas.
Y aquí está la Torta de amaretti. Óptima para gustar con una infusión bien caliente dulcificada con miel … ¡En el invierno es lo máximo!